Compositore, cantautore, chitarrista e zampognaro, si è diplomato in chitarra classica nel 2004 presso il conservatorio “L. Perosi” di Campobasso. Come cantautore nel 2010 incide “Non investo in beni immobili”, CD di canzoni originali e riarrangiamenti di brani tradizionali e "Terribilmente Demodè" nel 2015 che vince il premio "Di canti e di Storie" istituito dalla Squilibri Editore, si aggiudica il terzo posto al "Premio Nazionale di musica tradizionale" di Loano e si classifica tra i primi cinque candidati alla Targa Tenco come miglior disco in dialetto 2015 e vince il concorso di musiche tradizionali "Oltre terra Folkontest 2017". Come arrangiatore e produttore artistico ha realizzato nel 2020 “Pu sone e pu balla” CD del Gruppo Folkloristico “G.Moffa” dove sono raccolte le più belle canzoni dialettali del suo paese, Riccia (CB).Collabora con il “Circolo della zampogna” di Scapoli e con l’ “Istituto Ernesto de Martino”. Con Antonio Fanelli ha pubblicato per la casa editrice “Nota”, “Acque e jerve in comune”, libro che raccoglie i canti e le tradizioni popolari di Riccia (CB), paese nativo di entrambi. Tre dei tanti brani raccolti sono stati pubblicati dalla rivista “World Music Magazine” nella collana “Tribù Italiche” dedicata al Molise.
Strumento che senz'altro caratterizza tutta la produzione musicale di Giuseppe Moffa è la zampogna, infatti ha abbracciato questo strumento nel 2004 diventando da subito un apprezzato esecutore. Ha iniziato in breve tempo a comporre e nel 2006 ha inciso “Produzione Propria”, un CD di brani inediti per sola zampogna.
Ha ideato e dirige la Zampognorchestra, un particolarissimo quartetto di zampogne e ciaramelle che mira a dare un ruolo nella musica moderna a questi strumenti con il quale incide nel 2012 “Bag to the future”(Ra.ra Records) CD d’esordio del gruppo dove Giuseppe Moffa scrive la maggior parte delle composizioni e delle orchestrazioni. La Zampognorchestra avrà in seguito numerose esperienze tra le quali i concerti con Hevia e la collaborazione in Corsica con Toni Casalonga e A Cumpagnia sulla polifonia e le musiche tradizionali corse. In questa circostanza Giuseppe ha riarrangiato per l'ensemble di zampogna numerosi brani polifonici della tradizione corsa, ha contribuito alla “rinascita” della “Caramusa” (cornamusa corsa) e duettato con artisti del calibro di Antonello Salis e Stefano “Cocco” Cantini.